I vantaggi che l’impiego della valvola d’intercettazione del combustibile offre sono comunque di gran lunga superiori alla valvola di scarico termico, come definito nella raccolta di norme denominata “R” la quale prevede sempre, quando viene indicata la richiesta della valvola d’intercettazione del combustibile, la facoltà alternativa di utilizzare la valvola di scarico termico (valvola autoazionata, a sicurezza positiva, in cui l’otturatore si apre per effetto di una sopraelevazione della temperatura e si richiude al cessare di tale sopraelevazione, così da trasferire all’esterno una quota di calore prodotto, tramite lo scarico di acqua, al raggiungimento di un prefissato limite di temperatura dell’acqua stessa).
I vantaggi più evidenti sono evidenziati quali:
• L’installazione è più semplice (la valvola di scarico termico e infatti anche collegata ad una valvola a solenoide sul combustibile e/o ad una valvola che consente il reintegro del fluido che viene scaricato).
• Quando la valvola di scarico termico è prevista “con reintegro”, in caso di funzionamento l’immissione di acqua fredda provoca inconvenienti sul generatore (shock-termico).
• Quando la valvola di scarico termico viene prevista “senza-reintegro” in caso di funzionamento la quantità di fluido scaricata è tale da provocare, nella maggior parte dei casi, I’allagamento del locale caldaia.
• La scelta da parte del progettista è, con la valvola d’intercettazione, estremamente più semplice in quanto il suo dimensionamento viene effettuato unicamente in funzione delle dimensioni del tubo di adduzione del combustibile.
• La valvola d’intercettazione del combustibile è inoltre una soluzione più economica.
FUNZIONAMENTO
La valvola è formata da due parti:
• Il corpo valvola entro il quale passa il combustibile liquido o gassoso.
• Il dispositivo di comando dotato di elemento sensibile (a fluido diatermico).
• L’asta dell’otturatore della valvola è collegata al dispositivo di comando in modo da consentire la chiusura (blocco) della valvola quando:
• a) la temperatura del generatore supera il valore di taratura;
• b) si verifica la fuoriuscita di liquido diatermico (azione positiva).
In caso di blocco la valvola si chiude e può essere azionata solo mediante l’intervento manuale. Questa operazione può avvenire quando la temperatura del generatore di calore scende sotto gli 87°C. L’azione positiva avviene indipendentemente dalla temperatura a cui si trova l’elemento sensibile. In condizioni normali (temperatura inferiore a 97°C) I’asta (4) appoggia sul pistone di comando (6) e la valvola rimane aperta. Lo spostamento verso sinistra del pistone dovuto alla dilatazione del fluido contenuto nell’elemento sensibile (9) provoca la chiusura immediata della valvola. Lo spostamento verso destra del pistone dovuto alla fuoriuscita del fluido dal capillare (rottura) provoca la chiusura immediata della valvola. Il riarmo manuale avviene (quando la temperatura scende sotto gli 87°C) mediante l’intervento sul nottolino di riarmo (1).
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
La valvola è brevettata e corrisponde a tutto quanto richiesto dall’l.S.P.E.S.L. nella specifica (Appendice 3)
• Corpo della valvola e dei dispositivo di comando in Ottone CW617N (OT 58) fucinato e cromato
• Soffietto in bronzo fosforoso
• Capillare e sonda in rame (lunghezza 5m
• Asta di comando in acciaio inox
• Anelli di tenuta O-ring in gomma nitrilica
• Molle in acciaio
• Altri particolari in Ottone CW617