Le valvole di sicurezza progettate e prodotte secondo la direttiva PED
Impianti protetti da sovrappressioni attraverso l'utilizzo di valvole di sicurezza realizzate da GNALI BOCIA
La direttiva PED 2014/68/UE è una direttiva redatta ed emanata dal Parlamento dell’Unione Europea in merito alla progettazione, costruzione ed installazione di componenti e dispositivi di pressione per garantire la sicurezza degli impianti e delle persone a contatto. Essa non rappresenta la prima normativa nel campo delle apparecchiature in pressione ma va a sostituire la precedente direttiva PED 98/23/CE del 1997 che è stata la prima a regolamentare il campo per tutti i paesi membri dell’Unione. Infatti, in precedenza, ogni stato presentava le proprie leggi e questa direttiva, recepita dagli stati tramite decreti legislativi (in Italia il decreto legislativo per la nuova direttiva è il n° 26/2016), ha avuto importanza in un’ottica di uguaglianza e semplicità, evitando casi ambigui che potevano portare a contenziosi legali o, ancora peggio, a pericolosi incidenti.
Cosa tratta la certificazione PED per le valvole?
Le valvole di sicurezza, come dice il nome stesso, sono dispositivi fondamentali all’interno di un impianto che permettono di intervenire qualora si presenti un’anomalia e bloccare il funzionamento in modo preventivo. Esse, però, non rappresentano l’unico tipo di componente presente all’interno della direttiva: vi sono infatti anche le tubature in pressione, i recipienti in pressione e altri tipi di valvole che si presentano in questi impianti.
Un concetto fondamentale che introduce questa direttiva è quello di Organismo Notificato che ha lo scopo di certificatore per tutte le aziende che si occupano di costruire le apparecchiature in pressione. Infatti, a seguito della certificazione da parte di questo ente, qualora si verificassero problemi o incidenti, la responsabilità ricadrebbe sul produttore.
Il concetto di “livello di pericolosità”
Le certificazioni PED per le valvole e per le altre apparecchiature in pressione stabiliscono un livello di pericolosità dell’apparecchiatura sulla base dell’energia immagazzinata nella stessa: ovvero, a seconda dell’energia immagazzinata (che viene stimata secondo vari fattori, come sarà esposto successivamente), è possibile procedere ad una classificazione del pericolo.
I fattori che vanno ad influire sulla stima dell’energia immagazzinata dall’apparecchiatura sono:
- Dimensione e volume del dispositivo in pressione, in termini di litri (volume) e mm (dimensioni);
- La pressione massima ammissibile dal dispositivo (bar);
- Temperatura minima e massima ammissibile sulla base delle specifiche di fabbricazione: in questo campo intervengono i materiali e le proprietà quali lo scorrimento viscoso;
- Tipologia di fluido veicolabile: ci sono varie categorie a seconda del tipo e della pericolosità del fluido sulla base della tossicità, incendiabilità e una serie di altre caratteristiche;
- Condizioni di esercizio (pressione, temperatura, ecc) e anche le modalità e le tipologie di installazione del dispositivo nell’impianto.
Sulla base di tutto ciò, tramite tabelle normate e fornite dalla certificazione PED, le valvole e tutti gli altri dispositivi possono essere catalogati e classificati in modo efficace con riferimento al pericolo intrinseco nel loro utilizzo.
22/10/2020
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