Attraverso le minicentraline è possibile gestire la pressione in ingresso e in uscita dal collettore e permettere un funzionamento nominale dell'apparecchio
Le minicentraline sono valvole capaci di modificare il flusso di liquidi comprimibili e non, permettendo un’adeguata gestione della pressione in uscita.
Sono dispositivi che hanno richiesto determinati sforzi da parte dell’azienda Gnali Bocia per essere progettati e brevettati. Le minicentraline sono generalmente costituite da tre componenti fondamentali che ne determinano l’utilizzo per il quale vengono progettate: l’elemento di limitazione del flusso, l’elemento di carico del flusso e l’elemento di misura.
L’elemento di limitazione del flusso è costituito da una valvola che può essere a farfalla, a sfera (o chiamata anche a globo), a fungo o qualsiasi altro tipo di valvola che permetta la restrizione al flusso.
L’elemento di carico permette alle minicentraline di sfruttare quello di limitazione di flusso attraverso un pistone, una molla o un attuatore di qualsiasi tipo che mette in moto il meccanismo di chiusura e/o limitazione del flusso.
L’ultimo elemento di importanza primaria nella comprensione del funzionamento delle minicentraline è quello di misura: il componente valuta la portata massica di flusso passante attraverso il condotto, utilizzando un bilancio di flussi di massa.
La regolazione della pressione può avvenire a stadio singolo oppure a due stadi: lo schema funzionale è il medesimo, solamente che la regolazione viene differenziata nel caso di uno o due stadi. L’utilizzo di due stadi permette di diminuire le sollecitazioni specifiche sul singolo stadio.
19/02/2014
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