Vediamo oggi cosa impone la normativa in fatto di marcatura delle valvola di intercettazione del fluido primario, che sono contenuti nella Raccolta R nella sua edizione del 2009, prescrizione rispettata su tutti i dispositivi prodotti da GNALI BOCIA.
Questo compendio di norme riguarda tutte le centrali di riscaldamento che utilizzano acqua calda al disotto dei 110°C e la cui potenza non supera i 35kW.
Su ogni
valvola di intercettazione immessa sul mercato va riportato, o direttamente sulla valvola o sulla targhetta, il nome o il logo del fabbricante e il modello della valvola, su quest’ultima poi andrà indicata la matricola della valvola, cosi come riportato sul certificato del fabbricante e su quello di taratura dell’ISPESL.
Sulla certificazione del fabbricante vanno citati tutti i dati identificativi della valvola di intercettazione, compresi quelli che sono riportati sull’etichetta piombata dagli ispettori ministeriali ed in particolare: modello della valvola, diametro e pressione nominali di funzionamento, la temperatura di intervento nominale, la matricola identificativa, e il riferimento al certificato di accettazione INAIL.
Ogni valvola di intercettazione viene commercializzata corredata dai certificati stessi e questo fa si che possa essere accettata in tutti gli stati membri della Comunità Europea, senza oneri aggiuntivi, purché garantiscano la medesima funzionalità per lo scopo di destinazione.
Â
I contenuti di questo sito non hanno carattere di periodicità e non rappresentano 'prodotto editoriale'.