Il riscaldamento dell’acqua e il suo trasporto per portarla fino alle utenze caratterizza il problema al quale Gnali Bocia investe da tempo per ottimizzare questo processo. Per quanto riguarda gli scaldabagni a pressione, i bollitori presurizzati o liberi e scaldabagni aperti la tecnologia che permette il riscaldamento dell’acqua da temperatura ambiente fino a quella di regime e soprattutto ciò che ne permette il mantenimento a quelle temperature è riservato alla resistenza elettrica.
Le temperature alle quali le resistenze elettriche devono operare a regime, per quanto riguarda le utenze abitative, sono piuttosto limitate poiché per i normali utilizzi domestici le richieste non sono elevate. Uno degli aspetti problematici che accomunano le resistenze elettriche è la possibilità di corrodersi sotto l’effetto di acque particolarmente dure o in presenza di cloruri. Il tutto può essere ovviato introducendo specifici anodi in magnesio.
Un’altra fase che richiede attenzione risiede nel periodo in cui le
resistenze elettriche devono lavorare per portare a regime la temperatura: in questi casi possono esserci problemi di elevata rumorosità dato che nel minor lasso di tempo possibile è necessario poter portare la temperatura in condizioni ottimali. E’ utile perciò utilizzare resistenze elettriche con carichi superficiali massimi di 9 W/cm2, di modo da evitare problematiche legate al discorso affrontato.
Ogni resistenza elettrica possiede una sua tabella tecnica all’interno del quale sono contenute tutti i dettagli di funzionamento delle resistenze e le normative alle quali le resistenze stesse devono rispettare.
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